Conclusioni

La ricerca del benessere, anche se con mezzi diversi a seconda del territorio, delle abitudini, degli usi e costumi dei paesi presi in considerazione, è una realtà quotidiana che influenza ogni aspetto della nostra esistenza. Chi non desidera infatti vivere una vita serena e tranquilla all’insegna del buon cibo, del buon vino, condividendo il proprio benessere?
Abbiamo visto quali contatti siano avvenuti tra Italia, Inghilterra, Stati Uniti e Germania; il nostro paese ha diffuso il sano modello alimentare della dieta mediterranea, negli Stati Uniti, a discapito del loro modello nutrizionale sicuramente meno salutare; l'Inghilterra ha contribuito a far conoscere il suo meraviglioso tè e il fenomeno sociale dei Pub come la Germania ha portato la riscoperta del culto della birra artigianale e d'abbazia tra i giovani appassionati italiani. Questo scambio reciproco di dare e avere, però, non ha solo portato giovamento alle culture che sono entrate in contatto, ma anche svantaggi; gli USA hanno, per esempio, portato i "dannosi" Fast Food nel nostro paese e la Germania quanto I'Inghilterra, il fenomeno dell'abuso d'alcool tra i giovani.

Inseguendo l'ideale di benessere bisogna perciò saper scindere ciò che di positivo si potrebbe ottenere dallo scambio con altre culture dai lati negativi realisticamente insiti in queste. Questo continuo scambio di “informazioni” tra “emittenti” e “riceventi” dura ormai da migliaia di anni e con lo svilupparsi di nuove tecnologie che agevoleranno questo traffico, il fenomeno di fusione culturale raggiungerà un grado tale che, a mio parere, si rischierà la perdita dell’identità nazionale da parte dei paese soggetti allo scambio. In questo noi italiani non corriamo il rischio dato il nostro amore incondizionato tanto per l’enogastronomia quanto per la cultura che conduce al benessere di un intero popolo.