sabato 10 marzo 2012

Marco Gavio Apicio

Apicio può essere definito come uno dei primi gourmet della storia. Interessato all’arte culinaria più raffinata, scrisse il primo libro di cucina della storia, il “De re coquinaria”, una raccolta di più di quattrocento ricette e suggerimenti per la preparazione di vari piatti. Nonostante ciò filosofi come Seneca o storici come Plinio il vecchio lo criticavano aspramente, indicandolo come esempio particolarmente significativo di come i nuovi tempi andassero via via peggiorando (siamo intorno ai primi secoli d.C. ). Curiose sono le circostanze della sua morte che ci vengono riportate dallo stesso Seneca: <<Vale la pena di conoscere la sua fine: dopo aver sperperato in cucina un milione di sesterzi e dopo aver divorato in una gozzoviglia dopo l'altra tante elargizioni di principi e l'enorme tributo del Campidoglio, oberato dai debiti, fu costretto per la prima volta a fare i suoi conti e così calcolò che gli restavano soltanto dieci milioni di sesterzi, e, come se vivere con dieci milioni di sesterzi volesse dire patir la fame, si avvelenò>>.

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